Presentazione Squadre 2022: Trek – Segafredo
Annata importante per la Trek – Segafredo. La formazione statunitense si presenta al via della nuova stagione dopo un 2021 che le ha regalato alcuni successi importanti con l’obiettivo di ripetersi anche quest’anno. Dopo la partenza di Vincenzo Nibali, il team guidato da Luca Guercilena sembra attrezzato per puntare soprattutto alle affermazioni nelle corse da un giorno, per le quali non mancano di certo le alternative all’interno dell’organico. Mentre per i Grandi Giri, oltre ad andare a caccia di successi parziali, l’uomo di riferimento per la classifica generale sarà Giulio Ciccone, atteso da una stagione importante.
Gli uomini più attesi
Sarà un anno molto importante per Giulio Ciccone che, dopo l’addio di Vincenzo Nibali, diventa l’uomo di riferimento del team per le corse a tappe. L’abruzzese, dopo una stagione condizionata dalla sfortuna, sarà al via del Giro d’Italia, in vista del quale non nasconde le ambizioni di puntare ad un buon piazzamento in classifica generale, potendo contare anche su un percorso che sembra molto adatto alle sue caratteristiche. Poi, così come nel 2019, quando indossò anche la Maglia Gialla per un paio di giorni, lo vedremo anche al Tour de France, dove, invece, non dovrebbe guardare alla classifica per andare a caccia di successi di tappa.
Doppio appuntamento con i due GT anche per Bauke Mollema. Il neerlandese, oltre a supportare il compagno di squadra, avrà licenza di andare a caccia di tappe sia al Giro d’Italia che al Tour de France, dove spera di ripetere il successo conquistato lo scorso anno a Quillan. Il momento clou della sua stagione, però, sarà certamente la Primavera col mirino puntato sulle classiche delle Ardenne, soprattutto Freccia Vallone e Liegi – Bastogne – Liegi, nelle quali vuole migliorare i buoni piazzamenti ottenuti nelle passate stagioni.
Supportati da una squadra di esperienza, composta anche da potenziali battitori liberi come Julien Bernard, Gianluca Brambilla, Dario Cataldo, Kenny Elissonde, Tony Gallopin, Amanuel Ghebreighzabier, Simon Pellaud, Toms Skujins e Antwan Tolhoek, nei grandi giri saranno chiaramente loro due gli uomini di riferimento di una formazione che comunque avrà anche molte altre carte da giocarsi, anche al di là delle salite.
Nelle giornate per i velocisti infatti ci sono due corridori come Matteo Moschetti e Mads Pedersen pronti a giocarsi le proprie carte. Agile velocista, l’azzurro non è ancora riuscito in quel salto di qualità che sembra attenderlo sin dai suoi esordi, con il 2022 che si presenta come una stagione molto importante per dare una svolta alla carriera e comprendere la sua effettiva dimensione. Oltre agli sprint, nei quali ha comunque più volte dimostrato di potersi giocare le sue carte anche contro i big, l’ex iridato sarà chiaramente anche uno dei riferimenti del team nelle classiche del Nord, nelle quali spera a sua volta di compiere il definitivo balzo in avanti, per confermare quel trionfo iridato.
Il pavé sarà anche il terreno di predilezione di Jasper Stuyven, vincitore lo scorso anno della Milano – Sanremo, andando così finalmente a cogliere quel grande successo al quale si era più volte avvicinato in carriera. Anche lui piuttosto veloce, con il danese formano una coppia molto affiatata, completandosi a vicenda in uno scacchiere in cui possono contare anche su un solido supporto come Edward Theuns, senza dimenticare l’arrivo del dinamico e grintoso Markus Hoelgaard, autore di un ottimo 2021 in maglia Uno-X che gli è valso l’approdo nel WorldTour.
Le giovani promesse
Tra le fila della formazione statunitense non mancano di certo i giovani talenti. Il più atteso, visto che ha già fatto le sue prove nella massima categoria, è il classe 2001 Quinn Simmons, che dopo un 2020 complicato da questione extra sportive, nel 2021 è finalmente riuscito a lasciar parlare per sé le sue gambe, con risultati di livello come il successo di tappa e maglia al Circuito di Vallonia, nonché il terzo posto di tappa alla Vuelta a España. Già sesto in una classica impegnativa come la Bretagne Classic, sarà sicuramente una pedina a sua volta interessante per le corse di un giorno.
Si è già fatto vedere anche Juan Pedro Lopez, classe 1997, che dopo un primo anno di ambientamento, nella scorsa stagione ha cominciato a mostrare segnali di crescita, coronando la sua buona stagione con un interessante 13° posto alla Vuelta a España. A 24 anni non è più giovanissimo visto che altri suoi coetanei sono già ai vertici, ma lo scalatore spagnolo può crescere ancora tanto e quest’anno continuerà il suo apprendistato al fianco dei capitani, con la squadra pronta a dargli più responsabilità in alcune circostanze.
Scenario simile per un altro potenziale gioiellino da corse a tappe, ovvero il nostro Antonio Tiberi, passista-scalatore che a sua volta ha cominciato a mostrare le sue qualità. Il 2021 è stato il suo primo anno, nel quale ha raccolto buoni piazzamenti come il terzo posto al Giro di Ungheria, cominciando inoltre a calcare palcoscenici importanti. Questo sarà probabilmente l’anno dell’esordio in un GT, per continuare un apprendistato che solo il tempo saprà dire dove lo porterà.
Altro azzurro dal grandissimo potenziale è chiaramente Filippo Baroncini, che arriva al professionismo dopo aver conquistato la maglia iridata tra gli under23. Oltre al titolo iridato, il 21enne di Massa Lombarda si è messo in mostra nell’arco della intera stagione, concludendo in seconda posizione la prova in linea degli europei e trionfando al Giro d’Italia U23, corso in gran parte in supporto di Juan Ayuso, facendo anche esperienza contro professionisti in maglia Colpack o indossando i colori della nazionali, come in occasione della quarta posizione al GP Peccioli.
Il 2022 sarà stagione interessante anche per continuare a valutare la crescita di Michel Reis e Matthias Jensen, capaci lo scorso anno di dare segnali interessanti, soprattutto al servizio del team ma non solo, oltre che per accogliere le prime pedalate da professionisti di corridori di buone prospettive come Asbjorn Hellemose e Daan Hoole, entrambi lo scorso anno capaci di ottimi risultati nelle categorie giovanili (il danese più votato alle salite, il neerlandese più per le corse di un giorno in cui esprimere la sua potenza), nonché dello spagnolo Marc Brustenga, che arriva con meno riferimenti a livello internazionale, ma con ottimi riferimenti in patria.
La squadra
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